Elena Teodoridis Psicomotricista


Psicomotricista . Rieducatrice uditiva A.I.T. - Metodo logopedico Zora Drezancic - Abilitata Metodo F.S.C. - Facilitazione recupero cerebro-potenzialità

Mi Presento



Sono Elena Teodoridis, Psicomotricista, Rieducatrice Uditiva metodo AIT Berard, Abilitata metodo Facilitazione Sviluppo Cerebropotenzialità, con studio in San Martino Siccomario (Pavia) Via Gramsci 40 , cell 339 2970468.

Le dinamiche che investono un bambino con problematiche dello sviluppo fanno parte del mio vissuto. L'esperienza diretta con questi piccoli individui mi ha formato ad affrontare le loro difficoltà partendo dalla genesi del problema e non guardando solo il sintomo finale.

Le loro potenzialità, le lotte per raggiungere le competenze dei coetanei, le dinamiche emozionali dei successi e dei fallimenti, la correlazione con i modelli familiari e sociali, fanno parte di un progetto che parte dall'approccio globale, e, nell'ottica di intervento tempestivo,coinvolge tutte le figure che approcciano il soggetto.

Qualsiasi sia la diagnosi, non si può anticipare una prognosi, soprattutto nelle fasi di sviluppo, se non puntare alto e dare il massimo per accelerare o far ripartire quel "volano dello sviluppo" che ogni bambino possiede, innato.

Questo è il mio approccio

RIEDUCAZIONE UDITIVA A.I.T. METODO BERARD


“Il comportamento dell’essere umano è in gran parte influenzato dal suo modo di sentire. In altri termini esiste un parallelismo quasi costante tra : LA QUALITA’ REALE DELLA PERCEZIONE DEL MONDO ESTERNO e il modo di ESSERE, AGIRE e di REAGIRE”.
Ad oggi l’udito non è sufficientemente indagato. Per lo più si verifica solo la QUANTITA’ uditiva. Quindi se un individuo ha una problematica uditiva deduciamo che è sordo o “duro d’orecchio”.

Invece le anomalie relative della QUALITA’ uditiva sono numerose e invalidanti. Eccone alcune:

  • Lentezza nel decodificare i suoni: può manifestarsi in un linguaggio lento e in un deficit dell’attenzione.
  • Udito doloroso: è un’ipersensibilità uditiva verso una o più frequenze alte (suoni acuti); spinge all’isolamento, a tapparsi le orecchie con le mani.
  • Rimanenze: rimane nell’orecchio il suono e si mescola ad altri suoni successivi causando una difficoltosa percezione e fatiche soprattutto a seguire conversazioni e lezioni orali.
  • Mancanza di selettività: è l’incapacità del sistema uditivo di ordinare i suoni su una scala di frequenze, arrivando a percepire come più acuto un suono di frequenza più bassa, causando notevoli difficoltà a seguire lezioni orali e a scrivere correttamente senza errori ortografici.
  • Acufeni: rumori che si originano all’interno dell’apparato uditivo e che portano a riduzione della capacità uditiva e possono compromettere la qualità della vita della persona che ne soffre.

IL METODO AIT BERARD può essere UTILE a soggetti che manifestano i seguenti disturbi o comportamenti:

  • - Disturbi dell’attenzione,
  • - Disturbi dell’apprendimento (tra cui la dislessia)
  • - Disturbi del comportamento e dell’umore;
  • - Ritardo nel linguaggio;
  • - Iperattività;
  • - Problematiche legate all’autismo ed ai disturbi pervasivi dello sviluppo;
  • - Ridono o urlano senza un motivo apparente;
  • - Si innervosiscono in luoghi pubblici;
  • - A volte sembrano sordi, se chiamati per nome non si voltano;
  • - Si tappano le orecchie in presenza di determinati rumori.

COME SI SVOLGE IN PRATICA IL METODO AIT

1) VALUTAZIONE DELL’UDITO:attraverso colloqui con i familiari, osservazione del comportamento e, se possibile, l’effettuazione di un audiogramma;

2) UTILIZZO DEL MACCHINARIO EARDUCATOR:
viene fatta ascoltare musica di vario tipo, filtrata e modulata per 10 giorni, 30 minuti due volte al giorno (il dott. Berard in collaborazione con un ingegnere elettronico della Radio di Ginevra creò e brevetto l’apparecchio );

3) VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI
Si potrà notare: MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ASCOLTO MIGLIORAMENTO DEI DISTURBI COMPORTAMENTALI AUMENTO DELLA CAPACITA’DI ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE DIMINUZIONE DEL DISTURBO DEL LINQUAGGIO MIGLIORI PERFORMANCE SCOLASTICHE

METODO FSC – FACILITAZIONE SVILUPPO CEREBROPOTENZIALITA'



La lesione del Sistema Nervoso Centrale determina una disorganizzazione dell’attività cerebrale definibile come una alterazione della capacità di “coordinazione neuro psicomotoria”.

La caratteristica fondamentale dei bambini neonati affetti o minacciati di sviluppo patologico è quella di avere una insufficienza del controllo posturale, che a sua volta, determinerà un disturbo della coordinazione motoria e quindi l’incapacità di regolare e armonizzare i movimenti.

Il metodo FSC Facilitazione Sviluppo Cerebropotenzialità prevede la stimolazione-facilitazione neuropsicomotoria, su base neuro-psicoevolutiva, evocante schemi congeniti o innati di carattere neuropsicomotorio, mediante stimoli adatti in posture adeguate.

Infatti gli schemi congeniti (come ad es. lo strisciamento ed il rotolamento) contengono i meccanismi fondamentali dello sviluppo “locomotorio” normale (la competenza posturale, le funzioni di raddrizzamento ed i movimenti fasici) e godono della proprietà di essere facilmente evocabili mediante stimoli adatti .

E’ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA LA DIAGNOSI PRECOCE.
Gli studi testimoniano che il 95% dei bambini con ritardi nello sviluppo appartiene ad una o più delle seguenti categorie a rischio:

Categorie di parti a rischio

  • 1. Parti gemellari
  • 2. Parti prematuri
  • 3. Parti dismaturi
  • 4. Parti distocici (ventosa, cesareo)
  • 5. Indice Apgar <3 al 1 min < 7 al 5 min
  • 6. Neonati con crisi convulsive
  • 7. Iperbilirubinemia a rischio ittero neonatale grave
  • 8. Crisi ipoglicemiche ed ipocalcemiche con segni neurologici
  • 9. Parti da madri diabetiche
  • 10. Parti da madri con gestosi
  • 11. Parti con liquido amniotico tinto o melmoso
  • 12. Neonati con infezioni in atto
I neonati appartenenti a uno o più di queste categorie quindi potrebbero avere un rischio più elevato per soffrire di disturbi dello sviluppo e quindi è loro consigliato una visita diagnostica intorno al primo mese di vita, così che entro il terzo sia stato già definito l’eventuale problema.

Segnali di guardia: è consigliabile una visita nel caso che il bambino mostri anche qualche segnale di comportamento non nella norma:

  • 1 Difficoltà nella suzione
  • 2 Tensione e pianto durante il cambio del pannolino
  • 3 pianto disperato durante il bagnetto
  • 4 Strabismo accentuato e progressivo
  • 5 Tosse frequente e non motivata
  • 6 Scarsa attenzione agli stimoli affettivi
  • 7 Scarsa iniziativa psicomotoria
  • 8 Crisi epilettiche, convulsioni
  • 9 Non dorme di notte ed è fastidioso
  • 10 Rigidità agli arti
  • 11 Tiene sempre il capo da un lato
La terapia neuro psicomotoria può essere applicata con lo stesso concetto e impostazione teorica nel bambino o nell’adulto, nel neonato sospetto di patologia e nelle sindromi fissate.
Nei bambini patologici o minacciati di futuro sviluppo patologico abbiamo la possibilità della compensazione della probabile lesione sul principio dell’alto grado di plasticità del Sistema nervoso centrale potendosi così prevenire anche possibili lesioni secondarie e terziarie (funzionali).

Nessuno deve credere che sia facile portare un bambino patologico ad esprimere la massima sua potenzialità, ma non dovete credere nemmeno a coloro che sono così disfattisti da dichiarare che ogni sforzo si rivelerà insufficiente a migliorare una patologia neuro psicomotoria di origine cerebrale.

(dott. Mario Castagnini, “Diagnosi e cura dei disturbi dello sviluppo del neuro psicomotorio del Neonato e del Bambino” – Aerreci Verona )

Metodo Creativo Stimolativo Riabilitativo della comunicazione orale e scritta con le strutture Musicali Zora Drežančić



Il Metodo Creativo Stimolativo Riabilitativo della comunicazione orale e scritta con le strutture Musicali Zora Drežančić, musicista, Pedagogista, Magister in Fonetica, Ricercatrice in Scienze, ha creato “Il Metodo Creativo, Stimolativo, Riabilitativo della comunicazione orale e scritta con le strutture musicali”, Metodo radicalmente diverso dalle proposte tradizionali e fortemente innovativo nel campo dell’educazione dei bambini con sordità profonda alla comunicazione orale e scritta.

Il Metodo Creativo Stimolativo Riabilitativo della comunicazione orale e scritta con le strutture Musicali o semplicemente Metodo Drežančić è frutto del lavoro trentennale di ricerca e applicazione della Professoressa Zora Drežančić e in esso confluiscono le conoscenze e gli apporti scientifici di molte discipline da lei approfondite: musica, fonetica e fonologia, pedagogia e psicologia. Il Metodo della Dott.ssa Zora Drežančić è l’unico programma esistente di stimolazione del linguaggio, rivolto anche a bambini al di sotto dei tre anni. Esso viene attualmente applicato con successo nella stimolazione di bambini con sviluppo tipico e atipico (autismo, ritardo psicomotorio, sindromi genetiche, paralisi cerebrali infantili). Con questo metodo si offrono gli stimoli adeguati all’attivazione fisiologica di tutte le vie nervose necessarie allo sviluppo del linguaggio, e funzionali a un’impostazione naturale della voce e delle prime acquisizioni linguistiche.

La collaborazione attiva dei genitori e dei familiari in genere è di grande importanza. Attraverso l’utilizzo dei giochi fonici si stimola, corregge e discrimina i suoni del linguaggio presentati, per introdurre nuovi vocaboli e per presentare le figure ritmiche.

Inoltre e’ un metodo che accompagna il bambino nel passaggio dalla lingua parlata alla lingua scritta attraverso un apposito percorso guida.

Letture


“Udito uguale comportamento” Guy Berard

“Alla scoperta del bambino autistico” Carl H. Delacato

“Problemi di apprendimento e organizzazione neurologica” Carl H. Delacato

“Quando è difficile imparare a leggere – guida per i genitori” Carlo H. Delacato

“Diagnosi e Terapia psicomotoria” Roberto Carlo Russo

“Diagnosi e cura dei disturbi dello sviluppo neuropsicomotorio del neonato e del bambino “ Mario Castagnini

“Le percezioni sensoriali nell’autismo e nella sindrome di Asperger” Olga Bogdashina

“I bambini dallo sguardo sfuggente” - Antonio Parisi

“La teoria dell’attaccamento - Jhon Bolby e la sua scuola” Jeremy Holmes

“Psicopedagogia dello Sviluppo" - M. Faberi

"Il metodo Drezancic nei bambini dai primi mesi di via ai tre anni" - di A. Basili, C. Lanzara, M. Zanobin

"Il cervello autistico" - T. Granden

Curriculum Vitae



Formazione - professione

  • Iscrizione albo Fiscop n. 528 Registro Federazione
  • Triennale Psicomotricità C.S.P.P.N.I. Milano – Tesi “Scala sviluppo 0 – 4 anni”
  • Diploma Rieducatrice Uditiva A.I.T metodo Berard, Associazione Internazionale Baitis
  • Abilitazione metodo FSC Verona – Facilitazione Sviluppo cerebropotenzialità
  • Corso di Formazione “Le basi della Psicopedagogia dello Sviluppo” dott. M. Faberi.
  • Tirocinio presso equipe Delacato – approccio neuropsicomotorio di integrazione sensoriale
  • Tirocinio Aerreci Verona, Associazione Recupero Cerebropotenzialità
  • Tirocinio presso scuola materna Il Cucciolo Pavia
  • Tirocinio presso scuola materna San Giorgio Pavia
  • Tirocinio presso Palestra Gymnasium – disciplina Judo –
  • Percorso formativo per affiancamento logopedico metodo Zora Drezancic – Ass.ne GPLS, Gioco Parlo Leggo Scrivo.
  • Corso formativo presso Ospedale Infantile Cesare Arrigo Alessandria - Metodo logopedico Drezancic
  • Pubblicazione: Considerazioni sul “cervello autistico” sul sito autismofuoridaglischemi.it del prof. Antonio Parisi

Testimonianze


Sono Viviana mamma di Alessandro di 5 anni.

Metodo Zora Drezancic E' un metodo così valido, e solo all'apparenza semplice, che può essere a mio parere usato anche in bambini molto piccoli evitando alle famiglie una penosa, quanto controproducente, perdita di tempo. Soprattutto considerando quanto la tempestività sia fondamentale !!!
Insieme alla Riabilitazione uditiva A.I.T. sono stati il metodo più efficace per "sbloccare" il linguaggio di mio figlio , ho ottenuto più in cinque giorni di queste terapie , che non in un anno e mezzo di psicomotricità tradizionale.
Mi sorprende come ancora non sia stata inserita tra le terapie consigliate direttamente dai medici quanto quelle cosiddette tradizionali, essendo innegabili i miglioramenti che ne derivano.
Mio figlio non riusciva a fare la seduta di logopedia fino a quando non abbiamo provato il metodo Zora Drezanic.

Alice mamma di Lorenzo 3 anni

Mio figlio ha effettuato il primo ciclo di rieducazione uditiva con il metodo AIT Berard a fine aprile 2018, all’eta’ di tre anni. Terminata la rieducazione il bambino ha mostrato un interesse nell’ascolto che non aveva mai avuto e maggior concentrazione, migliorando molto a livello di comprensione e ha iniziato anche ad imitare bisillabi. Ha tratto benefici anche a livello di equilibrio , iniziando a salire e scendere bene le scale da solo. Ed è migliorata molto la tolleranza per alcuni rumori, tipo pianto dei bambini e abbaio dei cani, che lo facevano soffrire.
Mio figlio di tre anni e mezzo, ancora non parla, ma sta facendo progressi grazie al metodo Zora Drezancic. Grazie all’ associazione di un suono ad un determinato gioco il bambino imita molti suoni che non aveva mai prodotto.

Marta, mamma di Davide 8 anni

Salve, Sono la mamma di Davide un bambino di 8 anni e volevo lasciare una testimonianza positiva per quanto riguarda la rieducazione uditiva fatta dalla dottoressa Elena Teodoridis.
Racconterò in breve la mia storia.
Davide è un bambino normale con ottime capacità di comprensione, molto bravo a scuola, ha molti amici ma se vogliamo dire è un' po' bizzarro perché fin da piccolo ha la passione della lavatrice. A lui piace sia l’elettrodomestico sia tutto ciò che concerne il lavaggio la centrifuga piuttosto che la pulizia degli abiti in se. Io e mio marito allarmati di questa passione "strana" abbiamo deciso di contattare una psicologa infantile che subito dopo alcune seduta ci ha diagnosticato un problema di lieve autismo. A noi ovviamente è crollato un mondo e abbiamo subito contattato il ns pediatra dott.Eugenio Boncompagni il quale dopo aver spiegato il tutto mi ha semplicemente chiesto: "ma Davide sente bene"? Dopo di che mi ha dato il contatto della dottoressa Elena Teodoridis la quale fin da subito dopo aver visto il bambino ha escluso la diagnosi e mi ha semplicemente detto che a mio figlio piace la lavatrice esclusivamente per il rumore perché ha problemi di ipoacusia accertati anche dal dott.Benazzo primario di otorinolaringoiatria del dea di Pavia. In base a questo abbiamo fatto le terapie dalla dottoressa Elena e io vi posso garantire che sono state utilissime per Davide perché oltre ai miglioramenti visibili a livello medico da tabella lui dal secondo giorno di terapia ha usato il cellulare senza vivavoce, cosa che prima non faceva,pensando per pigrizia. Io e mio marito siamo contentissimi di aver conosciuto questa dottoressa e ovviamente questo metodo e lo consigliamo davvero!
Grazie ancora dottoressa Elena. Ti stimiamo.

Federica mamma di Jacopo anni 7

Mio figlio ha già effettuato diversi cicli di riabilitazione uditiva AIT B Berard e in futuro ve ne saranno sicuramente altri; alla fine di ogni ciclo, anzi a dire il vero il processo inizia durante la terapia, si riscontra un miglioramento della comprensione e una diminuzione della sensibilità uditiva. Entrambe i risultati sono riscontrabili attraverso l’interazione e l’osservazione del bambino. Un altro progresso prodotto dalla rieducazione uditiva è l’aumento dell’attenzione; inoltre dopo qualche ciclo sono aumentati i vocalizzi e la produzione saltuaria di qualche parola. Ovviamente i risultati che si possono ottenere tramite questa terapia dipendono dal punto di partenza, ma sostanzialmente sono sempre presenti e sono solo passi avanti! Ringrazio Elena per la professionalità e la gentilezza.
Una mamma/Federica

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